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Focacette di castagna (u Cacin)

FINE ANNI '80 L'ASSOCIAZIONE RICREATIVA BRACELLI ORGANIZZA "CASTIGNASSO A BRASSE' "

06 Marzo 2010

Ricordando la CASTAGNATA IN PIAZZA seguita dalla TOMBOLATA DU CASTIGNASSO organizzata dall'Associazione Ricreativa Bracelli svoltasi alla fine degli anni '80, parliamo della castagna che è stata, per anni, una risorsa insostituibile per i contadini del nostro paese. Un tempo si piantavano i castagni, avevano bisogno di pochi interventi essenziali, come la potatura e pulizia che veniva effettuata due volte l'anno. I boschi come "u boscu du Minetto, a Lama, o Bonafrasco, o Predin erano sempre tenuti puliti, raccogliendo le foglie che venivano adoperate come lettiera (o strame) per gli animali. L'importanza della castagna oggi è andata calando e di conseguenza l'abbandono dei castagni. La raccolta delle castagne avveniva da ottobre a novembre per poi provvedere all'essicazione, infatti nelle case rurali di Bracelli esistevano gli essicatoi detti "e grade" disposti nel solaio e formati da piccole travi collocate in modo da lasciare sul piano inferiore delle scanalature che permettevano al calore di salire e seccare le castagne. Per una buona essicazione, le stesse dovevano rimanere nelle "grade" circa un mese, accendendo spesso il focolare (u fussigiao) sottostante. Una volta terminata l'essicazione eseguivano la pulitura della castagna togliendo il guscio, attraverso la battitura e il vaglio, in modo da eliminare i residui. Su una quantità di 5 q.li di castagne fresche la resa era di 1 o 2 q.li di castagne secche. I nostri nonni e padri portavano le castagne secche a macinare nei vicini mulini ad acqua con macine in pietra opportunamente scanalate. Per ottenere 90 kg di farina dolce occorrevano circa 1 q.le di castagne.