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Casello autostradale a Cavanella Vara ?

19 Febbraio 2012

 

Il nuovo casello La Spezia Nord? La Salt ci pensa

In corso uno studio trasportistico per capire la fattibilità. Paita: "Cerchiamo una formula di finanziamento".

La Spezia - "È un progetto su cui lavoriamo da tanto tempo. Abbiamo coinvolto la Salt che si è detta abbastanza interessata e sta compiendo uno studio trasportistico per capire se c'è una vera e propria convenienza ad aprire questo nuovo asse". Raffaella Paita, assessore regionale alle infrastrutture, ha incontrato oggi Ettore Incalza capo della struttura tecnica del Ministero delle Infrastrutture e uno degli argomenti è stato proprio quello del casello La Spezia Nord.

Una nuova porta autostradale sulla A12 in Val di Vara che permetta di raggiungere la città da nord e, attraverso la tangenziale in via di completamento, la Val di Magra. Se ne parla da anni della possibilità (o della necessità) di dotare la città di un nuovo accesso autostradale, ma oggi il tema ritorna in auge per almeno due buoni motivi. Il primo è che la strada tangenziale al capoluogo sta prendendo forma: con il terzo lotto dal Felettino alle Pianazze in costruzione, il quarto da San Benedetto a Beverino in fase di progettazione preliminare (ma non ancora finanziato) e il nuovo casello, la viabilità dell'intera provincia avrebbe a disposizione un asse in grado di razionalizzare gli spostamenti dei tanti pendolari che ogni giorno si muovono tra la Val di Magra e la Val di Vara con la Spezia come fulcro. La seconda - non meno importante - è che la Val di Vara ha bisogno di risollevarsi dopo l'alluvione, e non è un caso che alcuni autorevoli imprenditori della zona abbiano di recente espresso parere favorevole alla realizzazione del casello La Spezia Nord.

"Il riconoscimento degli imprenditori - continua l'assessore - è molto importante. Chiedono un'opera che possa migliorarne la competitività delle aziende in un momento in cui fanno i conti con le problematiche legate al post alluvione. Non dimentichiamo che quella è una terra che ha completamente cambiato il proprio volto".

Il progetto è già al Cipe, il comitato per la programmazione economica, ma per fare sì che rientri tra le priorità nazionali bisognerà trovare dei finanziatori. "Il governo attuale sta lavorando per allargare le maglie dei finanziamenti - illustra Paita - e in queste maglie bisogna trovare gli spazi per trovare i soldi per l'opera. L'idea sarebbe quella di "asciugare" molto le spese per il quarto lotto che dovrebbero essere sui 240 milioni di euro, apportando delle rettifiche. Con una concezione di opera meno dispendiosa stabilire poi un rapporto proficuo con il concessionario. Bisogna riuscire a mixare le modalità di intervento e trovare una formula che faccia rientrare il casello di Beverino nell'elenco delle priorità".
 

Abbiamo letto con sorpresa le dichiarazioni di Enrico Schiffini circa la necessità di realizzare a Beverino, tra le località di Castiglione Vara e Cavanella, un nuovo casello Autostradale della Genova – Rosignano, visto il retaggio ambientalista che Schiffini con la sua Lista ha da anni in territorio Spezzino. Siamo stupiti che l’uomo che si è battuto contro i dragaggi indiscriminati nel golfo della Spezia oggi si faccia entusiasta promotore di nuove infrastrutture dal sapore cementizio.

Infatti un casello a Beverino sarebbe solo una colata di cemento e una devastazione ambientale con benefici economici molto dubbi, visto il profilo della Val di Vara e le sue ben diverse vocazioni legate ad Agricoltura, Agriturismo ed Ecoturismo. Oltretutto tale struttura andrebbe a insistere in un’area a forte rischio idrogeologico, come dimostrano gli avvenimenti dell’alluvione del 25 ottobre, e inoltre indurrebbe uno sviluppo devastante di nuova viabilità, basti pensare al transito di TIR in una valletta quasi incontaminata come la Val Graveglia, e all’occupazione da parte della sede stradale di parte della golena che ancora esiste in tale valletta.

Al di là poi del fatto ambientale in senso stretto non avrebbe proprio senso in un arco di 20 km, dove già esistono i caselli di Santo Stefano – La Spezia, Brugnato – Borghetto e Carrodano, fare un quarto casello, sarebbe un’assoluta follia!

Ci stupisce invece l’immediata ed entusiastica adesione all’idea dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita; questo settore strategico del governo regionale dovrebbe essere orientato di più sul riequilibrio gomma-rotaia a favore di quest’ultima piuttosto che favorire nuove iniziative a favore della prima.

Perciò è chiaro che il casello a Beverino non s’ha da fare, comporterebbe più danni che benefici, e a nulla vale il bisogno dei politici di consentire a SALT di investire i propri proventi, utilizzabili comunque sicuramente in modi migliori, come ad esempio imponendo a SALT le opere di eco sostenibilità ai lati dell’Autostrada nell’area del Parco e del SIC, non più attuate una volta fallito il progetto della terza corsia Santo Stefano di Magra – Viareggio, e finito quindi l’interesse della Società Autostrade Ligure Toscana a investire in loco.

Stefano Sarti Vicepresidente Legambiente Liguria

Alessandro Poletti Consigliere Nazionale Legambiente

Domenica 19 febbraio sul quotidiano La Nazione è stata resa nota la notizia che forse a Cavanella Vara verrà costruito il casello autostradale Spezia Nord,se ciò avverà : a soli  5 minuti di auto da Bracelli si entrerà in autostrada.

Sabato 8 settembre sul quotidiano La Nazione è stata resa nota la notizia che vicino al futuro casello autostradale Spezia Nord è a disposizione  ( senza vincoli ) un area di 150 mila metri quadri per un eventuale stadio .Cosa sorgerà in quest'area?